...torno sui miei passi...

 



PAGINA DI RIFLESSIONE - "ADDIO, MI DISCONNETTO" (di Pierluigi Battista)


Ritrovato il biglietto d’addio di un suicida del 2019.
<<Non fate fare pettegolezzi. Lascio questa valle di lacrime per colpa della tecnologia sempre più sofisticata che mi impedisce di guardare la tv, usare il telefonino, inviare le mail. Sono solo abbandonato. Tutto si rompe, niente si aggiusta. Non mi bastano tre lauree ad Harward e a Princeron. È tutto troppo complicato. Il wireless del digitale terrestre impalla con l’i-Phone del broadcasting attraverso bluetooth che al posto del browser mi dà ‘’rete non disponibile’’ e mi impedisce la piattaforma satellitare digitalizzata sul blackberry di penultima generazione. Non voglio arrivare all’ultima. Sono sfinito. Voglio morire. Solo, nessuno mi tagga più. Non so nemmeno a chi dire addio. E soprattutto come, se la card scompare dal display trasferito sul desktop>>.
<<Vorrei chiudere questa diserzione dalla vita ma non prende la funzione Ctrl-Alt con cui solitamente mi disconnetto dalle reti free. Non mi resta che sconnettermi dalla vita, arrendendomi alla disperazione cominciata dieci anni fa, nel 2009, quando mi hanno detto che senza il digitale terrestre non avrei potuto mai più connettermi nemmeno alla rete elettrica che alimenta lo scaldabagno robotizzato. Il videofonino di ultima generazione era stato sostituito da Word 2007, 2008, 2012 e 2013 incompatibili con il media player che, con il Photoshop da 100mila megagiga, creava un cortocircuito con Outlook, con relativo scompenso del mondo Java e della terzultima generazione Mp3, poi diventato misteriosamente Mp5 fino a scollegarmi con il Limewire del lettore i-Tune, dimensionato sulla playlist. Per l’attivazione del panel non c’era più possibilità perché il segnale del satellite, messo in crisi dal digitale, sia terrestre che celeste, impediva l’HD che continuava a trasmettere con il pulsante arancione e viola la scritta enigmatica ‘’Attendere prego’’. Del resto, dopo aver passato alcune ore sulle impostazioni del dvd che continuava a trasmettere in finlandese con sottotitoli in magiaro malgrado continuassi a pigiare F4, chiocciola punto Grr, la pazienza cominciava veramente a svanire quando Esc sostituiva Enter e i 14.00 pachetti Mbps della rete locale Lan mi davano T9 tutto maiuscolo malgrado il pulsante adibito al minuscolo, bloccato per un guasto alla banda larga, si era convertito alla banda stretta. Non ce la faccio più, seguo l’esempio dei tre premi Nobel che hanno ceduto di schianto, afflitti dalla tecnologia che avevano inventato loro, oramai fuori controllo, incomprensibile, arcana, disperante>>.
<<Ora hanno aggiunto s, l e h all’http del www. Ma questo è niente, basta cliccare su annulla la funzione, riaprire il file momentaneamente in cestino e riappare il digitale terrestre, inserendo la card nell’apposito orifizio dietro al plasma. Il difficile viene quando via cavo, wireless digitalizzando blocca la pay-per-view inserita nel login. Sono solo e non posso dirlo a nessuno. Guadagno questo ultimo pezzetto di carta e spiego perché digito the end per farla finita per sempre.
Mi disconnetto e digito il tasto ‘’invia’’. Non funziona. Provo con Esc. Non funziona. Adieu>>.