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ADDIO A PIER EMILIO BASSI, L'UOMO CHE PORTO' CELENTANO IN TV (a cura dello Staff)


13 giugno 1956: “Adriano Celentano  -  Giovane dilettante di parodie. Ha una maschera abbastanza interessante, di estrema somiglianza con Jerry Lewis, ma ne esce qualcosa di disordinato, e inconsistente, da ragazzo esuberante. Non interessa.”

7 febbraio 1957: “Adriano Celentano  -  Giovane dilettante di canto. Esegue il genere “Rock and Roll” e presenta notevole somiglianza fisica con Jerry Lewis. Immaturo e disordinato. Non interessa.”


Questi sono i primi due “referti” emessi dalla Commissione Rai a seguito di altrettanti provini sostenuti dal Molleggiato agli inizi della sua lunga carriera.
E’ Pier Emilio Bassi a rappresentare la svolta televisiva per il futuro “Re del Rock & Roll” italiano.
Pier Emilio Bassi è morto lo scorso 28 marzo a 88 anni. Nato a Martinengo (Bg) il 13 aprile 1920, sin da bambino suonava già il pianoforte, debuttando in pubblico a soli 9 anni.
Diplomatosi in seguito sia in pianoforte che come compositore, inizia nel dopoguerra a collaborare con le maggiori etichette discografiche, scrivendo alcune canzoni per le prime edizioni del Festival di Sanremo.
Dall’alto della sua militanza come Direttore d’Orchestra in Rai, Bassi riesce, con insistenza, a imporre il debutto di Adriano Celentano alla Tv italiana.
Ma al tempo stesso riesce anche a rimediare numerosi rimproveri dai dirigenti Rai di allora per averlo fatto cantare (!!!).
Pier Emilio Bassi è stato a lungo collaboratore anche di Ermanno Olmi, grande amico di Celentano. Per Olmi scriverà alcune colonne sonore per i suoi primi films tra i quali “Il tempo si è fermato” (dove lo stesso Adriano interpreterà nei titoli di coda un brano rimasto a tutt’oggi inedito su disco: “King of Rock”).

Di Pier Emilio Bassi vale la pena di ricordare la sua lunga attività di musicista e compositore per il cinema e per la Tv: autore delle musiche di alcuni cartoni animati realizzati da Bruno Bozzetto, realizza anche numerosi jingles pubblicitari per “Carosello” entrati a far parte della memoria collettiva, tra cui “L’omino coi baffi della Bialetti”, “Plasmon”, “Negroni vuol dire qualità” e via dicendo.

Ha scritto anche canzoni per lo “Zecchino d’Oro” ed è stato ideatore, con Giuseppe Radaelli e Antonio Martucci, de “L’Ambrogino d’Oro” che all’epoca era un Festival della Canzone per Bambini organizzato a Milano. Degno di menzione anche l’analogo concorso musicale “Il Gonzaghino”.

Di seguito diviene Direttore Artistico dell’etichetta discografica “Arlecchino” fondata dal cantante mantovano Enzo Amadori.

Si ritira dalla scena musicale nel 1990, sposando Marisa Maffina, conosciuta anni prima in una sala da ballo e passando gli ultimi anni della sua vita a comporre brani di musica classica rimasti al momento inediti.