L’idea ci frullava in testa da diverso tempo.
Tutti noi fans, anche inconsciamente, abbiamo inevitabilmente
qualcosa di Adriano: un atteggiamento, uno sbattere le palpebre,
un corrugare la fronte, una espressione del viso, un modo di
camminare o anche solo di pensare …bè deve esserci proprio
qualcosa dentro di noi, un tratto di “DNA celentaniano” che
abbiamo fin dalla nascita e che ci porta a seguire l’Adriano sin
dalla prima volta che ne veniamo a conoscenza!
Ma certo alcuni di noi abbinano a questo corredo cromosomico anche
altre doti per cui sono anche bravi a cantare o a ballare e quindi
ad imitarlo; molti di questi imitatori fanno ovviamente parte del
fan club e ad ogni raduno hanno colto l’occasione per mostrare la
loro bravura.
Insomma bisognava farli esibire tutti ( anche chi ancora non era
tra i nostri iscritti ) in una specie di FESTIVAL DEL CELEBRE ! e
quale miglior occasione del Raduno del Decennale?
Così, sotto i riflettori della TSI e gli sguardi entusiasti dei
camerieri e del gestore del locale, ecco esibirsi uno dopo l’altro
il meglio dei Celentani ( “tel chì un alter, e po’ un alter, e un
alter anca mò …”).
Procedendo in stretto ordine alfabetico, apriva la gara TONY
CAPORALE, il Celentano di Busto Arsizio, colui che ha avuto in
dono le stesse corde vocali di Adriano, che interpre-
tava “Ancora vivo”. Lo seguiva ENEA CASTELLI, il Celentano di
Massa Carrara, bravissimo interprete di “Ti avrò”.
Quindi la “pantera rosa molleggiata” DARIO DAMIOLI, sicuramente il
più scatenato nel molleggio, tanto da fare quasi saltare
l’impianto acustico cantando a super-squarciagola “Svalutation”.
Poi ROBERTO GENTILI, il “Celentanone” da prima pagina, ci ha
offerto una intensa interpretazione di “Chiudi la porta”.
E’ toccato poi a FRANCESCO LA COGNATA, che non sarà proprio il
cognato ma comunque, da come gli assomiglia, sembrerebbe davvero
imparentato col Celenta! Lui ci ha deliziato con “Storia d’amore”.
Quindi ROBERTO NOE’, il “Mosè” degli imitatori, colui che quando
piove forte viaggia con l’arca, ha cantato “Per averti”.
E poi ancora ROBERTO RIMAUDO, il Celentaneide di Torino,
interprete applauditissimo di “Una rosa pericolosa”.
A sorpresa ecco poi presentarsi ENRICO CURTI, il presidente del
Ricky Gianco fan club, tanto abile a truccarsi da Celebre quanto
ad esibirsi con tanto di “Dinopasquadibisceglie-sosia” personale
che gli versava l’immancabile bicchiere d’acqua!
Ed infine è la volta di TONI SERAFINO, il Celentano di Pietro
Germi, che tra pecorelle e prati in fiore ha cantato “Pregherò”.
( Non parliamo in questa sede poi delle simpaticissime esibizioni
di GIANFRANCO RAB, MARIO MENCHERINI ed EMILIO PRATA che si sono
esibiti con altrettanta bravura, ma che non rientrano nella gara
dei sosia.)
In realtà ogni partecipante avrebbe dovuto poi eseguire un secondo
pezzo e rispondere a qualche quesito “celentaniano”( una sorta di
esamino ) a discrezione della giuria costituita dai membri
responsabili del f.c ( il sottoscritto, il presidente, il
vicedirettore ed il clanologo ) e presieduta “ad honorem” dal
“gluckboy” Milieto Prata. Ma per questioni di tempo (la festa è
iniziata con un’ora e mezza di ritardo per attendere l’arrivo di
tutti, specie chi arrivava da lontano), non si è potuto fare.
E’ chiaro che parlare di classifica è riduttivo, perché tutti sono
stati meritevoli, e difatti tutti hanno ricevuto un attestato di
riconoscimento per la partecipazione; e quindi da parte nostra un
applauso ugualmente caloroso a tutti!!! Ma è anche inevitabile che
per dare un minimo di “pepe” alla gara è stata stilata una
classifica data dalla somma dei punteggi (dal 6 al 10) attribuiti
“al buio” da ogni membro della giuria dopo ciascuna esibizione :
si sono così trovati in prima posizione a parimerito Tony Caporale
e Toni Serafino, seguiti a pochissimo da La Cognata, Noè e
Damioli. Si è perciò reso necessario uno spareggio per la vittoria
con Caporale che ha cantato “Arrivano gli uomini” e Serafino cui è
toccato “C’è sempre un motivo”.
Ma ……. incredibile…. dopo la seconda votazione i due Tony si sono
ritrovati ancora perfettamente alla pari !
A questo punto si è deciso di dichiararli entrambi vincitori
attribuendo a ciascuno dei due il caratteristico celentrofeo di
pietra lavica realizzato a mano per la speciale occasione!
Ancora un bravo ed un grazie a tutti e … appuntamento al 2°
Festival del Celebre !!!!!!!!!!!
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