...torno sui miei passi...

 



LE RAGAZZE DEL CLAN (servizio di Roberto Salvetti)


Sarebbe molto più semplice ripercorrere la storia del Clan Celentano dicendo e scrivendo cose già lette e stralette altrove sulle due vere protagoniste femminili della storica casa discografica di Adriano. Ma questa volta vogliamo andare un pò più a fondo, analizzando, per quel che ci è possibile, la parte che riguarda tutte le ragazze che fecero la loro comparsa, più o meno significativa, nel Clan Celentano. Naturalmente le prime due furono appunto Claudia Mori e Milena Cantù. La prima, oltre a ricoprire tutt'oggi il ruolo di moglie manager del nostro Adriano, può vantare anche un repertorio discografico di tutto rispetto, partendo dal suo primo singolo, "Quello che ti dico" (versione italiana di "The loco motion" di "Little Eva"), fino alla sua ultima partecipazione come cantante al Festival di Sanremo 1994 con "Se mi ami", lasciando impronte indelebili nella storia della musica grazie ad alcuni grandi successi: "Buonasera dottore", "Non succederà più", e le non meno importanti "La coppia più bella del mondo" e "Chi non lavora non fa l'amore", le quali divennero due grossi successi popolari grazie anche al suo contributo. La seconda, Milena, fu innanzitutto la prima fidanzata di Adriano, ma ebbe a sua volta un momento di grande popolarità quando, avvolta nel mistero della sua identità rimasta segreta, ma non poi troppo... per parecchio tempo, incise una manciata di 45 giri dapprima come La ragazza del Clan, ed infine con il suo vero nome. Tra il 1964 ed il 1969 arrivarono il duetto con Celentano in "Eh...già!", una sua versione di "Bang bang", un duetto con Don Backy in "Due treccioline con l'elastico", altri brani meno noti come "Il treno", "Strana", "La farfalla" (incisa a suo tempo anche da Caterina Caselli), "Ma tu chi sei" (sigla di Adriano Clan), "Che importa a me" (firmata da un esordiente Lucio Battisti, pensate un pò...), fino al cambio di etichetta discografica, il passaggio dal Clan alla Ri-Fi Records, nella quale incise una specie di 45 giri-verità intitolato "Conoscevo un re", in cui interpretava a grandi linee una storia che altro non era che un riferimento al suo rapporto con Adriano. Ora però, proviamo a scavare negli archivi discografici e giornalistici dell'epoca, e troveremo alcune sorprese. A molti il nome di Tanya dirà poco o nulla: ebbene, il suo vero nome era Silvana Areggasc Salvorelli, nata ad Asmara, in Eritrea, il 30 aprile 1945. E questo potrebbe dire ancora meno, se non aggiungessimo che in realtà si trattava della futura Lara St. Paul! Come Tanya debuttò al Festival di Sanremo del 1962 con i "Colori della felicità". Transitò nel Clan, incidendo con l'etichetta "Ciao Ragazzi!" il 45 giri "L'hawaiana". Col nome di Lara St. Paul inseguito diverrà popolare nei primi anni '70 con show televisivi e partecipazioni ai veri festival "Delle rose", "di Sanremo", ecc. per giungere infine negli anni '80 con dei programmi dedicati al body building, specialità di cui poi aprì per fino una nota scuola a Milano. Un breve transito al Clan, ma incidendo per la Fantasy, l'etichetta "Satellite" di Adriano, lo fece anche Fiammetta Tombolato, meglio nota solo come Fiammetta, che partecipò ai vari "disco per l'estate" nella metà degli anni '60, e nel breve passaggio al Clan ci regalò comunque un bel 45 giri intitolato "Gira al largo", con la collaborazione di Teddy Randazzo, che rese ottimo questo brano che profuma molto di Bacharach. Fiammetta proseguì poi la carriera discografica per alcuni anni, fino ad arrivare negli anni '90 come titolare di un frequentatissimo negozio di vinili da collezione a Roma.Un'altra protagonista per alcune stagioni negli anni '60 è stata Maria Luigia. Salita però alla ribalta delle cronache solo due decenni più tardi, e purtroppo non per meriti artistici, bensì per un'azione speculativa e diffamatoria nei confronti di Adriano. Lei sostenne, documenti (di alquanto dubbia autenticità...) alla mano, di aver avuto un figlio da Adriano, e che lui non riconosceva come tale. Questa accusa fu appoggiata anche da alcuni settimanali di bassa lega che non perdevano mai occasione di spettacolare su Adriano per vendere qualche copia in più. Tuttavia, Maria Luigia ci lascia un paio di discreti 45 giri incisi tra il 1967 ed il 1969: "Loro sanno dove" (cover di Holiday dei Bee Gees), "L'ultimato", buon pezzo di Gino Santercole, e "Ai quattro venti". Brani in cui la cantante lasciava trasparire un certo stile alla Patty Pravo. Non ebbero alcun riscontro commerciale ma a noi piace comunque riascoltarli di tanto in tanto. Latra proposta femminile del Clan Celentano, sul finire degli anni '60, fu Katty Line, definita da molti una cantante davvero "in gambe" (e dalle straordinarie microgonne che indossava, si poteva chiaramente individuare il motivo di quella definizione). Katty si fece conoscere nello show "Stasera...Adriano Celentano" in cui interpretò il brano "La rivale". La sua esibizione, simpatica e scatenata, la proiettò immediatamente ad un certo livello di popolarità, tant'è che negli anni successivi il Clan le produsse altri 45 giri, alcuni di ottima fattura, tra cui "Tu vinci sempre" cover di un famoso brano dei Doors di Jim Morrison. La cantante di origine francese, proseguì la carriera discografica al Clan con brani come "Vent'anni", "Everybody", "In direzione del sole", "La rivoluzione delle donne" (grintosa, ma non all'altezza dell'originale Revolution Shuffle, dell'inarrivabile Tom Jones). Ma dopo questa breve parentesi, a parte la sua avvenenza fisica, il pubblico italiano non le diede mai grandi soddisfazioni. Nel 1971 fu protagonista di un terribile incidente automobilistico nel quale morì il suo compagno. Dopo anni di sforzi e di lavoro riuscì a superare il trauma fisico e morale, e si ripresentò, nel 1980, con un singolo molto grintoso e polemico, intitolato (guarda caso) "Adriano". Una specie di j'accuse al molleggiato. Sul retro invece c'era "Viens", un brano melodico che più le si addiceva.




  Da sinistra: Fiammetta - Milena Cantù - Maria Luigia - Katty Line


Altra ragazza del Clan fu Little Pupa. Si disse che avesse fatto parte perfino del Clan Sinatra, e fu di breve passaggio nella "scuderia" di Celentano. Merita di essere ricordato il suo 45 giri "Un violino che ride", scritto dal solito Teddy Randazzo e ben arrangiato da Detto Mariano. Fu inciso per la "Ciao Ragazzi!". inutile dire che anche questo passò praticamente inosservato. Gino Cudsi e Giampieretti portarono al Clan una nuova proposta, una certa "Lucille" anch'ella ben notevole più fisicamente che artisticamente. Un brano tipicamente anni '60 che richiama alla memoria la ben più popolare Silvie Vartan, si chiamava "Che notti bianche!", cover di un brano di Eric Charden (quello di "...il mondo è grigio il mondo è blu...") e tradotto in italiano proprio da Giampieretti. Anche questo disco lascia il tempo che trova... . Merita comunque di essere citata, pur non avendo fatto ufficialmente parte del Clan, Isabella Iannetti. La cantante, che a quell'epoca nulla aveva da invidiare alle più famose Caselli, Cinquetti, ecc..., incise per il cantagiro 1963 una canzone scrittale da Adriano (e proposta anche sia da Peppino Di Capri, Sia dallo styesso Adriano, ma per il solo mercato spagnolo): "Ti hanno visto domenica sera". Brano inciso e distribuito dalla Durium, ma all'ascolto appare di chiaro stampo "Clan", grazie alla collaborazione di Miki Del Prete e di un certo Dan Masters, altro non era che Detto Mariano. Il brano è di ottima qualità, ma la collaborazione prosegue pure l'anno successivo, quando Isabella incide un altro brano scritto da Adriano, "Quanti ragazzi". Segnaliamo anche un paio di 45 giri di altre due brevi meteore del Clan, di cui sappiamo poco o nulla. La prima, Paula, incise per la Fantasy il disco "Son già tre ore che ti aspetto", cover di una Hit di Elvis Presley, qui arrangiata da Lenny Sganga (...sempre quel dritto di Detto Mariano...), sul cui lato b compare il brano "Come mio padre", di Pino Massara e Mogol. La seconda, Valeria Rigano, lasciò la sua impronta al Clan con il brano "In un bar taverna", ma ormai il Clan Celentano era entrato nella fase di transizione e smobilitazione che causò varie -rotture- tra Adriano ed i suoi amici cantanti, e quel disco, come tanti altri di quel periodo, fu completamente ignorato. L'ultima proposta femminile del Clan per quanto riguarda gli anni '60 è Gianaca. Si fece conoscere col brano "Quelli eran giorni", ma le versioni di Mary Hopkin-pupilla dei Beatles-di Sandye Shaw, Dalidà, ecc... ebbero già a suo tempo il loro successo, pertanto un ulteriore versione risultava pressochè a scoppio ritardato e sotto certi aspetti inutile. Migliori erano "Ago filo e lacrime" scritto dal grande Luciano Beretta, e "Trionfo" quest'ultima musicata da Gino Santercole. Devono passare tanti anni, prima di ritrovare una voce femminile al Clan. C'è un piccolo cameo di Loredana Bertè nel brano "Niente di nuovo" inciso da Adriano nell'82 per l'album "Uh...Uh...", e pochi anni più tardi ci prova Rosita, la primogenita del molleggiato. Per il lancio del Suo film "Mac pigreco 100" Rosita incide il 45 giri "Dal tuo sgurdo in poi". Del disco nonè particolarmente rilevante il talento artistico di Rosita, quanto invece il debutto di un giovane Marco Masini come Guest Satr. Rosita ci riprova anni più tardi con il fallimentare "FDM" (faccia di merda), un cd dal quale salverei volentieri la sola sua cover de "L'unica chance", se non altro xchè è un brano del Celenta. Và meglio invece per l'altra figlia Rosalinda. Al Festival di Sanremo del 1990 presenta "L'età dell'oro". Cerca di cantare come il padre, ma non è il padre. La ragazza però mostra di avere del talento, ed infatti viene scelta tra gli artisti del Cantagiro, dove propone "Quanti treni", che ottiene un buon successo di critica guadagnandosi il disco verde. A questo brano fà immediatamente seguito l'album omonimo "Rosalinda", disco veramente ottimo e ben prodotto, che sicuramente meritava un pò più di attenzione. La carriera discografica di Rosalinda d'interreompe qua, fatte salve alcune sporadiche partecipazioni, ad esempio in "Voglio prendere il sole", brano uscito solamente in radio nell'estate del 1997, mai uscito in forma ufficiale e che fece scoppiare un caso. Non fu mai confermato nè smentito che la canzone fosse interpretata da Adriano. Rosalinda saprà invece farsi notare come attrice molto richiesta a livello internazionale. Ultimo arrivo in casa Clan è Veruska, che si è fatta conoscere al festival di Sanremo del 2004, ma francamente lo spirito del Clan dei tempi che furono non si può più ricreare, di conseguenza questa nuova artista temiamo non potrà mai essere considerata a pieni effetti "una del Clan".